La pandemia da Covid-19 continua a condizionare fortemente i dati di traffico dell’Aeroporto di Bologna, così come avviene per tutti gli scali italiani ed europei. In conseguenza anche delle nuove restrizioni ai voli internazionali, nel mese di novembre i passeggeri del Marconi hanno segnato un decremento dell’88,5% sullo stesso mese del 2019, per un totale di 81.710 passeggeri trasportati, di cui 40.261 su voli nazionali (-73,0%) e 41.449 su voli internazionali (-92,6%). In un quadro generale caratterizzato dal “segno meno”, nella classifica delle destinazioni più gettonate del mese troviamo ai primi tre posti Catania, Palermo e Amsterdam. Seguono: Casablanca, Brindisi, Tirana, Cagliari, Madrid, Lamezia e Istanbul. I movimenti aerei mensili sono stati 1.706, pari ad un decremento del 69,3% su novembre 2019, mentre le merci trasportate per via aerea hanno registrato un incremento del 42,9% sullo stesso mese del 2019, per un totale di 4.681 tonnellate. Ciò è stato possibile grazie soprattutto alla ripresa del volo diretto con Dubai – di cui viene sfruttata la capiente stiva – tre volte a settimana e all’attivazione di una serie di voli cargo speciali da/per la Cina e gli Usa, per l’importazione di materiale sanitario e per l’esportazione in Oriente e negli States di prodotti di lusso del territorio, tra cui automobili, abbigliamento, calzature e beni alimentari. Nel periodo gennaio-novembre il Marconi ha registrato 2.406.260 passeggeri (-72,3%), con 25.763 movimenti (-61.7%) e 30.226 tonnellate di merce trasportata (-13,6%). Il settore cargo, quindi, è quello che al momento ha reagito meglio alla crisi pandemica.
AEROPORTO DI BOLOGNA, A NOVEMBRE 80 MILA PASSEGGERI (-88,5%)
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